Da un punto di vista psicologico, non esiste una realtà oggettiva, universale e inconfutabile: ognuno di noi interpreta gli eventi della proprio vita dandogli un significato personale. Esistono, dunque, tante realtà o visioni diverse a seconda del soggetto che le vive. Ognuno di noi sente in modo diverso sulla base del suo carattere e delle proprie esperienze passate.
Nei momenti di crisi e nei diverbi con altre persone ci può sembrare che tutto sia contro di noi. In questi momenti volgere lo sguardo all’interno e provare a capire qual è l’effetto del nostro comportamento sugli altri è utile, perché ci impedisce di porci nel ruolo di “vittima”.
Ci si sente “vittima” quando si subisce una situazione, senza poter far nulla per reagire. Questa posizione può essere simile a quella che sperimentiamo, durante l’infanzia, quando dipendiamo dalle decisioni genitoriali.
Da adulti vivere situazioni di passività e dipendere dagli altri può farci sentire con le mani legate. Se attiviamo un dialogo con noi stessi, provando ad analizzare meglio la realtà, potremo sempre trovare qualcosa che è possibile fare per migliorare. Un dialogo con il nostro inconscio ci permette di scoprire nuove parti di noi e, dunque, di reagire meglio nelle varie situazioni, consci di noi, dei nostri pregi, dei nostri difetti e delle nostre potenzialità. Spesso questa visione è difficile da raggiungere e può richiedere un lavoro su se stessi, per questo la si può acquisire grazie all’aiuto del terapeuta, all’interno di una psicoterapia.
Dott.ssa Alessandra Santangelo (psicologa e psicoterapeuta)